Esce il nuovo album di Antonio Grillo Trio featuring Giovanni Amato
Preceduto dal singolo e dal videoclip “Pinocchio’s Blues” pubblicato il 1° settembre scorso, arriva dal 29 Settembre in tutti i negozi e gli store digitali DOVE, primo album del trio formato dal chitarrista Antonio Grillo, dal contrabbassista Tommaso Pugliese e dal batterista Francesco Scopelliti, a cui si aggiunge in metà delle tracce il fuoriclasse della tromba Giovanni Amato. L’album è ulteriormente impreziosito dalla partecipazione della cantante Simona Daniele, protagonista (anche in veste di autrice del testo) del bonus track “While you go away”. Classe 1981, chitarrista, cantante compositore, Antonio Rocco Grillo è un musicista poliedrico che vanta una carriera ultra decennale. Diplomato in chitarra classica al conservatorio “Fausto Torrefranca” di Vibo Valentia, con esperienze concertistiche in Italia e all’estero e attività di studio presso il Conservatorio di Musica superiore di Salamanca, in Spagna, Grillo arriva a questo suo primo lavoro in trio con gli amici e colleghi di sempre Pugliese e Scopelliti, brillante sezione ritmica con cui nel 2017 fonda questo gruppo. Fin d subito l’intento dei tre è di immergersi in un lavoro alla cui base ci sia lo studio, la ricerca personale ed originale sul linguaggio jazzistico e sui contenuti stilistici che più lo rappresentano. Le principali fonti di ispirazione sono alcune formazioni in trio di Jim Hall, Bill Evans, Joe Pass, Keith Jarrett, Colombo Menniti. Altri riferimenti importanti sono Thelonius Monk per gli aspetti compositivi e Wes Montgomery e Charlie Christian per quelli più legati allo stile e al linguaggio chitarristico del leader, oltre naturalmente ad altri grandi musicisti di cui si è nutrito il percorso musicale di tutti e tre i musicisti, ciascuno con il suo bagaglio musicale jazzistico e non solo, che viene fermato come in una fotografa sonora in questo primo album DOVE. La scelta del titolo ha radici profonde e un significato ambivalente: DOVE parla di introspezione, di ricerca esistenziale, di un luogo interiore dell’anima nel quale nascono pensieri e emozioni che si intrecciano tra passato, presente e futuro. Allo stesso tempo, il termine anglosassone “dove” indica la colomba, simbolo di pace e riflessione sulla condizione sociale attuale. Questa doppia interpretazione ben descrive un lavoro che coniuga immediatezza, profondità e libertà espressiva. L'intesa musicale tra le voci, l’amicizia e la condivisione di passioni musicali rendono la musica fresca, autentica e coinvolgente e il virtuosismo dei singoli musicisti non è mai fine a se stesso, ma sempre indirizzato alla bellezza e all’armonia dell’insieme. La playlist riflette aspetti musicali di cui si nutre l’estetica del trio: ad esempio l'intro di “The days of wine and roses" è un omaggio a Wes Montgomery”, mentre "Alone Together incomincia con una sorta di contrappunto bachiano, con il tempo del "bridge" cambiato in 4/4. Song-Song è invece pervaso da un’essenza beeatlesiniana. La tomba e il flicorno di Giovanni Amato si innestano con grande potenza e naturalezza nel tessuto sonoro del trio, regalando ai brani (tracce 1, 2, 3, 5 9) slancio e potenza, e innalzando corposamente il già intenso quoziente Jazzistico del trio. “DOVE esplora emozioni profonde e solidi legami con le nostre radici” commenta Antonio “Ed è anche per questo mortivo che abbiamo sposato fin da subito la proposta della Jazzy Records e di Paolo Galletta di girare il videoclip di “Pinocchio’s Blues” in un bosco”. Da queste profonde radici nascono anche unfreschezza e leggerezza che vogliono portare il messaggio musicale a un pubblico il più ampio possibile, ma anche ai giovani che sempre più attingono ad ascolti variegati ma sono comunque sempre attratti dall’autenticità dei suoni e dei messaggi. Il Trio trasmette un legame indissolubile con il passato, riconoscendo l'importanza degli artisti che ha nutrito e forgiato la loro identità musicale. DOVE offre uno stile che fonde il jazz tradizionale con contaminazioni contemporanee, rendendo omaggio a diverse influenze senza mai diluire l'essenza del Jazz.
Dove è stato registrato presso Metro Records di Gioia Tauro (RC) La traccia n. 10 è stata registrata presso LM Recording Studio di Reggio Calabria Fotografie e riprese video: Paolo Galletta Ufficio Stampa, grafica e realizzazione materiali grafici e video: Comunic'arti - www.comunicarti.info https://antoniogrillomusic.wordpress.com/
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Il lavoro nasce dalla collaborazione con il pianista e compositore Giovanni Mazzarino e una band di eccellenze Jazz sicilianeGiovanna Magro: voce, testi Giovanni Mazzarino: pianoforte, arrangiamenti, direzione musicale Carlo Alberto Proto: chitarra elettrica Alberto Fidone: contrabbasso Giuseppe Tringali: batteria Jazzy Records annuncia l’uscita di "Composit", album d’esordio della cantante e autrice siracusana Giovanna Magro. Al suo fianco una formazione che offre un fermo immagine dell’eccellenza del Jazz siciliano di oggi, quello dei “senior” e quello delle nuove leve: il pianista e compositore Giovanni Mazzarino, Alberto Fidone al contrabbasso e Peppe Tringali alla batteria, più il giovane e talentuoso chitarrista Carlo Alberto Proto. L'album, preceduto dal singolo “Where do I start?” uscito i primi giorni dello scorso agosto, sarà disponibile nei negozi di dischi e su tutte le principali piattaforme musicali a partire dall'8 settembre. Originaria di Lentini, un paese dell’entroterra isolano a metà strada fra Siracusa e Catania, Giovanna Magro incomincia il suo viaggio nella musica a soli 14 anni. Laureata con lode in "Canto Jazz" presso il Conservatorio "A. Corelli" di Messina e già attiva da molti anni sulla scena Jazz in Italia e all’estero, approda con un buon bagaglio di premi vinti in importanti concorsi e di esperienze musicali a questo primo lavoro realizzato in collaborazione con il suo maestro Giovanni Mazzarino, musicista che ha sempre coltivato e promosso il talento di tanti giovani musicisti, oggi affermati professionisti. Così come il composit è lo strumento utilizzato per raccogliere gli scatti più rappresentativi di un fotografo o di un modello, una sorta di biglietto da visita che mette in luce elementi o talenti particolari dell’artista, Composit è un’antologia di autori contemporanei (da Tom Harrell a Enrico Pieranunzi, da Steve Swallow allo stesso Giovanni Mazzarino), arricchiti da testi originali scritti dalla Magro e rifiniti da Giovanni Mazzarino con arrangiamenti ricercati, eleganti e dall’appeal contemporaneo, che vestono la musica di una coerenza stilistica e di una varietà ritmica e coloristica sorprendente, orchestrata su misura per valorizzare l’espressività della leader. I testi sono concepiti come brevi capitoli di un unico racconto, ispirati alla storia di una giovane donna che si lascia alle spalle una vita difficile, ma certa, per esporsi al rischio della ricerca e dell’ignoto con l’obiettivo un futuro migliore. I temi della speranza, della paura, della libertà e del coraggio coraggio trasmettono un messaggio avvincente e universale di cui il Jazz è da sempre portavoce e che colgono l’essenza stessa della vita, ossia un percorso di scelte: desiderate, immaginate, fatte o molto spesso rimandate. In questa narrazione ritroviamo anche il vissuto dell’autrice, che racconta: “Ero fortemente attratta dall’idea era di raccontare una storia unica per tutto l’album, che si sviluppasse, brano dopo brano. L’idea nasce dalla composizione del Maestro Mazzarino “Shadows” (ribattezzata Shades per l’occasione) che mi ha spinto ad immaginare la storia di una giovane donna che lascia tutto, la sua terra e i suoi cari, per cercare un avvenire migliore in America. Ho tratto ispirazione dunque dal fenomeno dell’emigrazione siciliana che dalla fine dell’800 ha visto masse di milioni di meridionali attraversare l’oceano sfidando la sorte. Inoltre, ho vissuto parecchi mesi in Spagna e anche io, come la protagonista del disco, ho accarezzato svariate volte l’idea di lasciare tutto e iniziare una nuova vita lì”. (segue dopo l'immagine) In otto tracce è delineato un percorso musicale studiato nei minimi dettagli che dichiara la personalità della Magro, artista dalla voce melodiosa e sicura, abile tanto nel lanciarsi in virtuosi vocalese, come ad esempio in Nightbird di E. Pieranunzi, quanto nell’assecondare senza barriere l’emozione di un tema-capolavoro qual è Beatriz di Edu Lobo. In Composit emerge forte il legame tra composizione e interpretazione: la musica e la parola si fondono, grazie a testi capaci di catturare l'essenza di ogni brano e diventare tutt’uno con la melodia, che negli arrangiamenti di Mazzarino è un elemento sempre al centro della scena, fra ricerca delle nota più efficace a dare luce a un accordo (e viceversa) e “ossessione” per l’incastro perfetto, quello e funzionale a fare dialogare meglio tutte le voci dell’ensemble. L’esperienza e il gusto raffinato della sezione ritmica composta da Alberto Fidone e Peppe Tringali concorrono a dare solidità e passione al sound complessivo, nel quale si inserisce la chitarra dagli echi quasi rock del giovane Carlo Alberto Proto, musicista dalle grandi abilità tecniche e di spiccata sensibilità melodica, per il quale Mazzarino ha scritto alcune parti all’unisono con la voce di Giovanna Magro, forse fra le più caratterizzanti dell’intero lavoro.
L’album è stato registrato a Scordia (CT) da Vincenzo Cavalli nel suo Sonoria studio. Nessuna deroga insomma alla “sicilianità” dell’album, i cui lavori sono stati documentati in foto e video da un grande artista come il messinese Paolo Galletta. La comunicazione e l’immagine grafica del progetto Composit sono invece a cura dell’agenzia Comunic’arti. COMPOSIT @2023 Jazzy Records Where do I start? (G. Mazzarino, G. Magro) Arborway (R. Pantoja) Nightbird (E. Pieranunzi) Glass mystery (T. Harrel) Shades (G. Mazzarino, G. Magro) Beatriz (E. Lobo, C. Buarque) |