Matteo Cutello - trumpet (track 5)
Francesco Patti - alto sax
Claudio Giambruno - tenor sax (track 7)
Umberto Capilongo - guitar
Seby Burgio - piano
Giovanni Mazzarino - piano (tracks 2,3,6)
Giuseppe Cucchiara - bass
Stefano Bagnoli - drums
Francesco Patti - alto sax
Claudio Giambruno - tenor sax (track 7)
Umberto Capilongo - guitar
Seby Burgio - piano
Giovanni Mazzarino - piano (tracks 2,3,6)
Giuseppe Cucchiara - bass
Stefano Bagnoli - drums
La promozione e valorizzazione del jazz made in Sicily, mission primaria della Jazzy Records, prosegue con la terza uscita di inizio anno: INVERSION, primo lavoro del chitarrista originario di Campofelice di Roccella (Palermo) Umberto Capilongo.
INVERSION mette in musica una nuova direzione musicale e di vita di Umberto, che negli ultimi due anni ha vissuto importanti accadimenti, che lo hanno particolarmente ispirato e convinto a “spingere l’acceleratore” su nuovi progetti.
La scelta della Jazzy Records come “casa” per questa sua prima produzione è stato il naturale riflesso dell’amicizia con Giovanni Mazzarino, amico e mentore artistico, che di questo lavoro ha curato gli arrangiamenti, suonando il pianoforte anche in tre delle otto tracce che compongono il disco.
È caratterizzato da un elevato tasso di sicilianità anche l’ensamble che dà vita al disco, formato dal pianista Seby Burgio, stella nascente e già particolarmente brillante del jazz italiano, dalla solida ritmica di Giuseppe Cucchiara al contrabbasso e Stefano Bagnoli alla batteria (musicista che in Sicilia porta avanti da anni interessanti collaborazioni) , più un gruppo di solisti isolani giovani e talentuosissimi: Matteo Cutello alla tromba, Francesco Patti al sax alto e Claudio Giambruno al sax tenore.
In questo lavoro, registrato nello studio IN ARTE del Sound Engeneer Andrea Bilello, punto di riferimento per il jazz in Sicilia, Umberto esprime la sua concezione jazzistica esplorando con personalità il solco tracciato da musicisti quali da kurt Rosenwinkel, Peter Bernstein fra i contemporanei e Jim Hall, Joe Pass, Pat Martino e Wes Montgomery tra i “capiscuola”. Nella scelta dei brani, tutti grandi classici tratti dal great american songbook, emerge la sua grande passione per la melodia e l’influenza che la tradizione jazzistica ancora esercita su molti giovani musicisti, risvegliando i loro il desiderio di rinnovarla illuminandola di suoni, pensieri e attitudini più contemporanee.
Un mood che ha ben colto Paolo Galletta, fotografo ormai entrato di diritto nella famiglia Jazzy Records, il quale ha ritratto Capilongo nella campagna siciliana con il suo straordinario occhio visionario, fra ulivi mistici, piscine di fine stagione e cieli mutevoli. Ancora una volta una Sicilia diversa e soprattutto non da cartolina, autentica nel senso più attuale del temine, perché gli stereotipi fanno male alla musica e alla cultura.
Da un ingrandimento di questi ritratti il pittore-designer milanese Jacopo Grignani ha tratto base e ispirazione per creare una copertina di forte impatto, realizzata con la sua personale tecnica che utilizza rapidi movimenti delle mani sporche di colore direttamente sul foglio. Musicista egli stesso, Jacopo ha accolto con entusiasmo l’invito della Jazzy a valorizzare con l’apporto del suo segno corposo un progetto discografico nel quale tradizione e innovazione si miscelano in un sound curato e diretto, frutto di un sapiente e controllato uso del linguaggio jazzistico.
INVERSION mette in musica una nuova direzione musicale e di vita di Umberto, che negli ultimi due anni ha vissuto importanti accadimenti, che lo hanno particolarmente ispirato e convinto a “spingere l’acceleratore” su nuovi progetti.
La scelta della Jazzy Records come “casa” per questa sua prima produzione è stato il naturale riflesso dell’amicizia con Giovanni Mazzarino, amico e mentore artistico, che di questo lavoro ha curato gli arrangiamenti, suonando il pianoforte anche in tre delle otto tracce che compongono il disco.
È caratterizzato da un elevato tasso di sicilianità anche l’ensamble che dà vita al disco, formato dal pianista Seby Burgio, stella nascente e già particolarmente brillante del jazz italiano, dalla solida ritmica di Giuseppe Cucchiara al contrabbasso e Stefano Bagnoli alla batteria (musicista che in Sicilia porta avanti da anni interessanti collaborazioni) , più un gruppo di solisti isolani giovani e talentuosissimi: Matteo Cutello alla tromba, Francesco Patti al sax alto e Claudio Giambruno al sax tenore.
In questo lavoro, registrato nello studio IN ARTE del Sound Engeneer Andrea Bilello, punto di riferimento per il jazz in Sicilia, Umberto esprime la sua concezione jazzistica esplorando con personalità il solco tracciato da musicisti quali da kurt Rosenwinkel, Peter Bernstein fra i contemporanei e Jim Hall, Joe Pass, Pat Martino e Wes Montgomery tra i “capiscuola”. Nella scelta dei brani, tutti grandi classici tratti dal great american songbook, emerge la sua grande passione per la melodia e l’influenza che la tradizione jazzistica ancora esercita su molti giovani musicisti, risvegliando i loro il desiderio di rinnovarla illuminandola di suoni, pensieri e attitudini più contemporanee.
Un mood che ha ben colto Paolo Galletta, fotografo ormai entrato di diritto nella famiglia Jazzy Records, il quale ha ritratto Capilongo nella campagna siciliana con il suo straordinario occhio visionario, fra ulivi mistici, piscine di fine stagione e cieli mutevoli. Ancora una volta una Sicilia diversa e soprattutto non da cartolina, autentica nel senso più attuale del temine, perché gli stereotipi fanno male alla musica e alla cultura.
Da un ingrandimento di questi ritratti il pittore-designer milanese Jacopo Grignani ha tratto base e ispirazione per creare una copertina di forte impatto, realizzata con la sua personale tecnica che utilizza rapidi movimenti delle mani sporche di colore direttamente sul foglio. Musicista egli stesso, Jacopo ha accolto con entusiasmo l’invito della Jazzy a valorizzare con l’apporto del suo segno corposo un progetto discografico nel quale tradizione e innovazione si miscelano in un sound curato e diretto, frutto di un sapiente e controllato uso del linguaggio jazzistico.
Ho appena finito di godermi questo CD. Un progetto molto piacevole da ascoltare, con alcune canzoni di ieri suonate con un approccio di oggi, ed anche alcuni brani originali. È sempre una cosa gradevole il saper bilanciare il vecchio con il nuovo. Sono stato molto colpito dalla chiarezza e purezza delle linee melodiche di Umberto; non solo ha un suono di chitarra molto gradevole, ma le sue idee musicali sono anche molto ponderate, il che è una cosa importante al giorno d’oggi, dove spesso il numero di note suonate è troppo, ma mai pieno di vera sostanza. La musica di questo progetto è basata su un’ottima energia e un bel feeling. Tutti i musicisti contribuiscono in maniera paritaria al suono globale.
La sezione ritmica fa il proprio dovere. Stefano è il collante che tiene tutto assieme, e lo fa con swing ed eleganza, così come Giuseppe nel registro basso.
La performance di Seby è anche rimarchevole, così come lo è il contributo di Giovanni, con degli ottimi arrangiamenti che suggeriscono un nuovo punto di vista riguardo ad alcune delle nostre canzoni classiche preferite. Francesco suona il sax contralto in maniera gioiosa, Claudio il sax tenore in una maniera molto intrisa di soul e Matteo si distingue per il suo suono incredibilmente maturo. Sono felice di avere ascoltato questi talenti degni di nota. Non vedo l’ora di potere continuare a seguire i loro progetti futuri.
BUON ASCOLTO!
Adam Nussbaum
La sezione ritmica fa il proprio dovere. Stefano è il collante che tiene tutto assieme, e lo fa con swing ed eleganza, così come Giuseppe nel registro basso.
La performance di Seby è anche rimarchevole, così come lo è il contributo di Giovanni, con degli ottimi arrangiamenti che suggeriscono un nuovo punto di vista riguardo ad alcune delle nostre canzoni classiche preferite. Francesco suona il sax contralto in maniera gioiosa, Claudio il sax tenore in una maniera molto intrisa di soul e Matteo si distingue per il suo suono incredibilmente maturo. Sono felice di avere ascoltato questi talenti degni di nota. Non vedo l’ora di potere continuare a seguire i loro progetti futuri.
BUON ASCOLTO!
Adam Nussbaum