Il 10 ottobre 2024 dalle ore 10.00 alle 13.00, la Sala Gonfalone di Palazzo Pirelli a Milano - Sede del Consiglio Regionale della Lombardia- ospiterà un convegno di rilevanza nazionale dedicato all'esplorazione del profondo legame tra gioco e musica Jazz. Saranno presenti eminenti esperti del settore che presenteranno le ultime ricerche e le più innovative metodologie didattiche. La giornata di studi è rivolta a docenti, ricercatori, musicisti e a tutti coloro che sono interessati a un approccio interdisciplinare all'educazione e indagherà le modalità attraverso cui la musica Jazz, attraverso la sua natura che associa un preciso perimetro di regole armoniche, la sua creatività e la pratica dell’improvvisazione, e il gioco, con la sua capacità di educare, coinvolgere e divertire, possano lavorare insieme per stimolare nei bambini e nei giovani la crescita cognitiva ed emotiva. Non a caso in alcune lingue "suonare" si dice come “giocare”:"jouer" in francese, "to play" in inglese... Il gioco è una delle attività più importanti per lo sviluppo umano, la Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia, approvata il 20 novembre 1989, sancisce quali sono gli obblighi della comunità internazionale nei confronti dei bambini; inoltre, stabilisce anche il diritto al gioco per tutti i bambini. L'evento rappresenta un'opportunità per riflettere sull’importanza del gioco e della musica come veicoli di cambiamento sociale e realizzazione di un futuro migliore per tutti i bambini, gli adulti di domani, in linea con i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'ONU per il 2030. Dopo i saluti istituzionali di Alessandro Fermi, Assessore Università, Ricerca, Innovazione interverranno:
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Martedì 8 Ottobre 2024 in collaborazione con Mirandola Comunicazione
NOTE DI LIBERTÀ Incontro con Valentina Gramazio e Giovanni Mazzarino, autori del progetto discografico Jazzy Records realizzato con il sostegno di Siae e MiC nell’ambito del programma “Per Chi Crea” Ore 18.00, Chiesetta di San Carlo Alle Rottole, via Palmanova 20 Milano Si è spesso cercato di definire “che cos’è il Jazz” attraverso citazioni più o meno autentiche attribuite a musicisti, scrittori e altri artisti. Ma è probabilmente l’idea di Jazz come “musica di libertà” la più adatta a interpretare la natura di questa musica, vero e proprio movimento culturale che ha dato voce ad alcuni dei momenti politicamente più caldi del Novecento con il suo “grido civile” a sostegno delle lotte per la conquista dei diritti e la difesa dei deboli e degli esclusi. Jazzy Records è entrata nel vivo di questi temi con l’album “But Not For Free" della giovane cantante Veronica Parrilla, featuring Giovanni Mazzarino (con Giuseppe Gugliotta al basso elettrico e Matteo Pesce alla batteria). Il titolo stesso “But Not For Free” (chiara “citazione” del celebre standard Jazz “But Not for Me”), richiama l'idea che i diritti civili i non siano mai stati raggiunti senza sforzo e impegno e che i giovani artisti, con la loro musica e creatività, possono essere parte di questo cambiamento. L'album, uscito nel luglio scorso, è distribuito da IRD nei negozi fisici e da Distrokid su tutte le piattaforme di musica digitale: https://distrokid.com/hyperfollow/veronicaparrilla/but-not-for-free L'8 Ottobre alle ore 18.00 Jazzy Records e "But Not For Free" saranno ospiti di Marisandra Lizzi - Mirandola Comunicazione nell’intimo e suggestivo spazio eventi milanese della Chiesetta San Carlo alle Rottole, piccolo gioiello del Sec. XII recentemente portato a nuova vita dal suo padrone di casa Paolo Iabichino - Iabicus, con un coraggioso progetto di ristrutturazione edilizia e anche culturale. Giovanni Mazzarino, compositore e arrangiatore dell'album e Valentina Gramazio, curatrice del progetto, racconteranno la genesi artistica di "But Not ForFree" illustrando come si realizza e promuove oggi un "disco" di musica Jazz. Ingresso libero con prenotazione consigliata | Si prega di arrivare con il dovuto anticipo in quanto la presentazione inizierà alle 18.00 precise Tutti i partecipanti all'evento riceveranno in omaggio una copia del CD "But Not For Free" Uscirà su tutte le piattaforme di musica digitale Echi "Cabo de Gata", il primo singolo del chitarrista e compositore Carlo Alberto Proto featuring Giovanni Mazzarino (pianoforte e arrangiamenti), con Tommaso Pugliese al contrabbasso e Francesco Scopelliti alla batteria. Il singolo è la prima release dell'album "Flamingo" che uscirà i primi giorni di dicembre, un brano fresco e accattivante che offre un Jazz raffinato, venato di influenze mediterranee ed echi andalusi. Il lavoro consolida il rapporto che la Jazzy Records ha costruito nel tempo con alcuni dei giovani musicisti più promettenti della scena siciliana e calabrese.
CABO DE GATA Carlo Proto feat. Giovanni Mazzarino OUT sabato 5 Ottobre per Jazzy Records su tutte le piattaforme! L'8 Ottobre alle ore 18.00 Jazzy Records e "But Not For Free" saranno ospiti di Marisandra Lizzi - Mirandola Comunicazione nell’intimo e suggestivo spazio eventi milanese della Chiesetta San Carlo alle Rottole. Giovanni Mazzarino, compositore e arrangiatore dell'album e Valentina Gramazio, curatrice del progetto, racconteranno la genesi artistica di "But Not For Free" della giovane cantante Veronica Parrilla, featuring Giovanni Mazzarino (con Giuseppe Gugliotta al basso elettrico e Matteo Pesce alla batteria) dedicato alla lotta per i diritti civili. L'incontro è aperto alla stampa, ai musicisti e agli appassionati di musica. Ingresso libero con prenotazione consigliata | Si prega di arrivare con il dovuto anticipo in quanto la presentazione inizierà alle 18.00 precise
Tutti i partecipanti all'evento riceveranno in omaggio una copia del CD"But Not For Free "But Not For Free": musica Jazz e diritti umani nell'album di debutto di Veronica Parrilla18/7/2024 Con il supporto del MiC e della SIAE nell'ambito del programma "Per Chi Crea", Jazzy Records presenta l'album di debutto della cantante calabrese Veronica Parrilla, intitolato "But Not For Free". Disponibile sia in formato fisico che digitale a partire dal 19 luglio 2024, questo progetto unisce il linguaggio universale del jazz a temi cruciali come i diritti umani.
Sotto la direzione musicale del pianista e compositore Giovanni Mazzarino, Veronica Parrilla esplora con la sua voce e i suoi testi un territorio emotivo ricco e complesso. La sezione ritmica è affidata a due promettenti musicisti calabresi, Matteo Pesce alla batteria e Giuseppe Gugliotta al basso elettrico, che insieme creano un sound unico e avvolgente. Per ascoltare le tracce audio: distrokid.com/hyperfollow/veronicaparrilla/but-not-for-free L'album nasce dalla volontà di Jazzy Records di offrire un’opportunità di crescita a musicisti emergenti, attraverso la partecipazione al bando "Per Chi Crea". Questo programma, promosso dal Ministero della Cultura e gestito da SIAE, destina il 10% dei compensi della “copia privata” a supporto della creatività e della promozione culturale dei giovani sotto i 35 anni di età. Intorno alle finalità di questo bando, Jazzy Records ha ideato e costruito un concept originale che, attraverso il linguaggio universale della musica Jazz, riflette sull'essenzialità del ruolo della cultura nella consapevolezza, nell’esercizio e nella tutela dei diritti umani. Il titolo stesso "But Not For Free" richiama l'idea che i diritti umani non siano mai stati raggiunti senza sforzo e impegno, e che i giovani artisti, con la loro musica e creatività, possano essere parte di questo cambiamento. I brani dell'album affrontano temi fondamentali e attuali. Ad esempio, "The Plant" parla del diritto di scelta delle donne, mettendo in luce la loro forza e resilienza; "Lost at Home" evidenzia il diritto all'istruzione come chiave per la consapevolezza e la libertà; "Sweet Childhood Time" celebra il diritto a vivere un'infanzia vera e spensierata; mentre "Visions in the Fog" e "Stay Little Sheet" si concentrano rispettivamente sulla libertà di espressione e sull'importanza dell'identità e dell’uguaglianza. Ogni traccia offre una riflessione su come la cultura possa giocare un ruolo essenziale nella promozione dei diritti umani, dimostrando che la musica non è solo intrattenimento, ma anche un potente strumento di sensibilizzazione e cambiamento sociale. Assecondando le finalità indicate da SIAE, Jazzy Records ha dato a questo progetto un’impronta fortemente didattica. Tutti e tre i musicisti sono stati allievi di Giovanni Mazzarino nei Conservatori di Vibo Valentia e di Messina, e come in un vero e proprio laboratorio di musica d'insieme, il Maestro ha messo a disposizione un corpus di sue composizioni originali. Ha proposto alla Parrilla l’esercizio di scrivere testi originali che scandagliassero il tema portante, interpretandolo anche attraverso momenti di vocalese. Le session di registrazione, svoltesi presso il Sonoria Studio di Vincenzo Cavalli a Scordia (CT), hanno rivestito lo spirito del seminario: attraverso il metodo del “learning by doing”, i tre musicisti hanno avuto la possibilità di affinare le proprie competenze sotto l’esigente direzione di uno dei più stimati esponenti del Jazz italiano. L'album è corredato da due videoclip. Il primo, “The Plant”, affronta la questione dell’emancipazione femminile e della lotta contro le discriminazioni di genere. Il secondo è “But Not For Free”, un vero inno alla libertà, in cui ballerini provenienti da tutto il mondo danzano liberi e senza schemi per le strade della propria città. La lotta per l’affermazione dei propri diritti umani e civili non dev’essere soltanto ribellione e sofferenza, ma può anche proporsi come costruzione, proposta e scelta gioiosa. “But Not For Free” esprime un messaggio di speranza e di coraggio, un invito al cambiamento da attuare con la consapevolezza dei singoli e l’incontro dei diversi pensieri e posizioni a riguardo, atteggiamento di cui il Jazz è sempre stato promotore. "But Not For Free" ©Jazzy Records Veronica Parrilla: testi, voce Giovanni Mazzarino: composizioni, arrangiamenti, pianoforte Giuseppe Gugliotta: basso elettrico Matteo Pesce: batteria Out il 28 maggio il singolo estratto dal progetto “But Not For Free”, fra i vincitori del Bando Siae “Per Chi Crea 2023” è uscito martedì 28 maggio su tutte le piattaforme di streaming musicale "The Plant”, singolo d’esordio della cantante calabrese Veronica Parrilla. “The Plant” affronta la questione dei diritti delle donne, esplorando temi come l'emancipazione femminile e la lotta contro le discriminazioni di genere. Il brano anticipa l’uscita a fine giugno del concept album “But Not For Free, produzione originale di Jazzy Records, sostenuta dal MiC e dalla SIAE attraverso il programma “Per Chi Crea” che ha l’obiettivo di lanciare e valorizzare i musicisti under 35. Parrilla partecipa al progetto come voce e autrice dei testi, mentre altri due giovani jazzisti, anch’essi di origine calabrese la accompagnano in questa prima avventura discografica: il bassista Giuseppe Gugliotta e il batterista Matteo Pesce. Pianoforte, composizioni e arrangiamenti sono invece a cura del grande musicista siciliano Giovanni Mazzarino, che con questo progetto ha inteso offrire un’importante opportunità di crescita musicale e professionale a tre giovanissimi musicisti, tutti poco più che ventenni. E in effetti il brano, di cui spiccano la ricercatezza melodica e l’originalità della trama armonica dalla natura misteriosa, consente a Parrilla, Gullotta e Pesce di sperimentare e di addentrarsi nel vivo della materia jazzistica mettendo le proprie caratteristiche a servizio della musica, sapientemente guidati da un maestro molto esigente ed esperto, sempre attento al senso dell’insieme. L’impressione che suscita “The Plant” è quello di un box sonoro compatto, avvolgente, che fa pensare a un tutto e non tanto alle performance dei singoli. Un Jazz che sa farsi canzone per parlare a un pubblico più ampio dei soli appassionati, con l’importante obiettivo di divenire tramite di temi importantissimi. Il Videoclip Il brano è corredato da un evocativo videoclip, in cui un gruppo di donne di diverse etnie e nazionalità danza intorno a una figura bendata, in un movimento che rappresenta la libertà di ogni donna di fare le proprie scelte e decidere della propria vita, senza essere vincolata da costrizioni esterne. Molto potente è la scena conclusiva in cui la protagonista si toglie dagli occhi la benda che la rendeva cieca: la danza della libertà comincia proprio dalla presa coscienza del proprio ruolo nel mondo. The Plant" non è solo una canzone, ma un piccolo manifesto musicale che invita alla riflessione, ricordando che l’arte può essere uno strumento potente per il cambiamento sociale. Veronica Parrilla
Avvicinatasi allo studio della musica all’età di 9 anni sotto la guida del Maestro Enrica Mistretta, intraprende in particolar modo gli studi legati al canto Jazz all’età di 18 anni. Consegue il Diploma Accademico di I livello in Canto Jazz presso il Conservatorio “F. Torrefranca” di Vibo Valentia nel 2020 e il Diploma Accademico di II livello in Canto Jazz II presso il Conservatorio “A. Corelli” di Messina con votazione 110 e lode nel 2022. Performer in diverse formazioni su territorio italiano ed estero, arricchisce le sue esperienze musicali entrando in contatto con vari generi e stili, tra cui prevalgono la tradizione della musica americana e latina. Esce il nuovo album di Antonio Grillo Trio featuring Giovanni Amato
Preceduto dal singolo e dal videoclip “Pinocchio’s Blues” pubblicato il 1° settembre scorso, arriva dal 29 Settembre in tutti i negozi e gli store digitali DOVE, primo album del trio formato dal chitarrista Antonio Grillo, dal contrabbassista Tommaso Pugliese e dal batterista Francesco Scopelliti, a cui si aggiunge in metà delle tracce il fuoriclasse della tromba Giovanni Amato. L’album è ulteriormente impreziosito dalla partecipazione della cantante Simona Daniele, protagonista (anche in veste di autrice del testo) del bonus track “While you go away”. Classe 1981, chitarrista, cantante compositore, Antonio Rocco Grillo è un musicista poliedrico che vanta una carriera ultra decennale. Diplomato in chitarra classica al conservatorio “Fausto Torrefranca” di Vibo Valentia, con esperienze concertistiche in Italia e all’estero e attività di studio presso il Conservatorio di Musica superiore di Salamanca, in Spagna, Grillo arriva a questo suo primo lavoro in trio con gli amici e colleghi di sempre Pugliese e Scopelliti, brillante sezione ritmica con cui nel 2017 fonda questo gruppo. Fin d subito l’intento dei tre è di immergersi in un lavoro alla cui base ci sia lo studio, la ricerca personale ed originale sul linguaggio jazzistico e sui contenuti stilistici che più lo rappresentano. Le principali fonti di ispirazione sono alcune formazioni in trio di Jim Hall, Bill Evans, Joe Pass, Keith Jarrett, Colombo Menniti. Altri riferimenti importanti sono Thelonius Monk per gli aspetti compositivi e Wes Montgomery e Charlie Christian per quelli più legati allo stile e al linguaggio chitarristico del leader, oltre naturalmente ad altri grandi musicisti di cui si è nutrito il percorso musicale di tutti e tre i musicisti, ciascuno con il suo bagaglio musicale jazzistico e non solo, che viene fermato come in una fotografa sonora in questo primo album DOVE. La scelta del titolo ha radici profonde e un significato ambivalente: DOVE parla di introspezione, di ricerca esistenziale, di un luogo interiore dell’anima nel quale nascono pensieri e emozioni che si intrecciano tra passato, presente e futuro. Allo stesso tempo, il termine anglosassone “dove” indica la colomba, simbolo di pace e riflessione sulla condizione sociale attuale. Questa doppia interpretazione ben descrive un lavoro che coniuga immediatezza, profondità e libertà espressiva. L'intesa musicale tra le voci, l’amicizia e la condivisione di passioni musicali rendono la musica fresca, autentica e coinvolgente e il virtuosismo dei singoli musicisti non è mai fine a se stesso, ma sempre indirizzato alla bellezza e all’armonia dell’insieme. La playlist riflette aspetti musicali di cui si nutre l’estetica del trio: ad esempio l'intro di “The days of wine and roses" è un omaggio a Wes Montgomery”, mentre "Alone Together incomincia con una sorta di contrappunto bachiano, con il tempo del "bridge" cambiato in 4/4. Song-Song è invece pervaso da un’essenza beeatlesiniana. La tomba e il flicorno di Giovanni Amato si innestano con grande potenza e naturalezza nel tessuto sonoro del trio, regalando ai brani (tracce 1, 2, 3, 5 9) slancio e potenza, e innalzando corposamente il già intenso quoziente Jazzistico del trio. “DOVE esplora emozioni profonde e solidi legami con le nostre radici” commenta Antonio “Ed è anche per questo mortivo che abbiamo sposato fin da subito la proposta della Jazzy Records e di Paolo Galletta di girare il videoclip di “Pinocchio’s Blues” in un bosco”. Da queste profonde radici nascono anche unfreschezza e leggerezza che vogliono portare il messaggio musicale a un pubblico il più ampio possibile, ma anche ai giovani che sempre più attingono ad ascolti variegati ma sono comunque sempre attratti dall’autenticità dei suoni e dei messaggi. Il Trio trasmette un legame indissolubile con il passato, riconoscendo l'importanza degli artisti che ha nutrito e forgiato la loro identità musicale. DOVE offre uno stile che fonde il jazz tradizionale con contaminazioni contemporanee, rendendo omaggio a diverse influenze senza mai diluire l'essenza del Jazz.
Dove è stato registrato presso Metro Records di Gioia Tauro (RC) La traccia n. 10 è stata registrata presso LM Recording Studio di Reggio Calabria Fotografie e riprese video: Paolo Galletta Ufficio Stampa, grafica e realizzazione materiali grafici e video: Comunic'arti - www.comunicarti.info https://antoniogrillomusic.wordpress.com/ Il lavoro nasce dalla collaborazione con il pianista e compositore Giovanni Mazzarino e una band di eccellenze Jazz sicilianeGiovanna Magro: voce, testi Giovanni Mazzarino: pianoforte, arrangiamenti, direzione musicale Carlo Alberto Proto: chitarra elettrica Alberto Fidone: contrabbasso Giuseppe Tringali: batteria Jazzy Records annuncia l’uscita di "Composit", album d’esordio della cantante e autrice siracusana Giovanna Magro. Al suo fianco una formazione che offre un fermo immagine dell’eccellenza del Jazz siciliano di oggi, quello dei “senior” e quello delle nuove leve: il pianista e compositore Giovanni Mazzarino, Alberto Fidone al contrabbasso e Peppe Tringali alla batteria, più il giovane e talentuoso chitarrista Carlo Alberto Proto. L'album, preceduto dal singolo “Where do I start?” uscito i primi giorni dello scorso agosto, sarà disponibile nei negozi di dischi e su tutte le principali piattaforme musicali a partire dall'8 settembre. Originaria di Lentini, un paese dell’entroterra isolano a metà strada fra Siracusa e Catania, Giovanna Magro incomincia il suo viaggio nella musica a soli 14 anni. Laureata con lode in "Canto Jazz" presso il Conservatorio "A. Corelli" di Messina e già attiva da molti anni sulla scena Jazz in Italia e all’estero, approda con un buon bagaglio di premi vinti in importanti concorsi e di esperienze musicali a questo primo lavoro realizzato in collaborazione con il suo maestro Giovanni Mazzarino, musicista che ha sempre coltivato e promosso il talento di tanti giovani musicisti, oggi affermati professionisti. Così come il composit è lo strumento utilizzato per raccogliere gli scatti più rappresentativi di un fotografo o di un modello, una sorta di biglietto da visita che mette in luce elementi o talenti particolari dell’artista, Composit è un’antologia di autori contemporanei (da Tom Harrell a Enrico Pieranunzi, da Steve Swallow allo stesso Giovanni Mazzarino), arricchiti da testi originali scritti dalla Magro e rifiniti da Giovanni Mazzarino con arrangiamenti ricercati, eleganti e dall’appeal contemporaneo, che vestono la musica di una coerenza stilistica e di una varietà ritmica e coloristica sorprendente, orchestrata su misura per valorizzare l’espressività della leader. I testi sono concepiti come brevi capitoli di un unico racconto, ispirati alla storia di una giovane donna che si lascia alle spalle una vita difficile, ma certa, per esporsi al rischio della ricerca e dell’ignoto con l’obiettivo un futuro migliore. I temi della speranza, della paura, della libertà e del coraggio coraggio trasmettono un messaggio avvincente e universale di cui il Jazz è da sempre portavoce e che colgono l’essenza stessa della vita, ossia un percorso di scelte: desiderate, immaginate, fatte o molto spesso rimandate. In questa narrazione ritroviamo anche il vissuto dell’autrice, che racconta: “Ero fortemente attratta dall’idea era di raccontare una storia unica per tutto l’album, che si sviluppasse, brano dopo brano. L’idea nasce dalla composizione del Maestro Mazzarino “Shadows” (ribattezzata Shades per l’occasione) che mi ha spinto ad immaginare la storia di una giovane donna che lascia tutto, la sua terra e i suoi cari, per cercare un avvenire migliore in America. Ho tratto ispirazione dunque dal fenomeno dell’emigrazione siciliana che dalla fine dell’800 ha visto masse di milioni di meridionali attraversare l’oceano sfidando la sorte. Inoltre, ho vissuto parecchi mesi in Spagna e anche io, come la protagonista del disco, ho accarezzato svariate volte l’idea di lasciare tutto e iniziare una nuova vita lì”. (segue dopo l'immagine) In otto tracce è delineato un percorso musicale studiato nei minimi dettagli che dichiara la personalità della Magro, artista dalla voce melodiosa e sicura, abile tanto nel lanciarsi in virtuosi vocalese, come ad esempio in Nightbird di E. Pieranunzi, quanto nell’assecondare senza barriere l’emozione di un tema-capolavoro qual è Beatriz di Edu Lobo. In Composit emerge forte il legame tra composizione e interpretazione: la musica e la parola si fondono, grazie a testi capaci di catturare l'essenza di ogni brano e diventare tutt’uno con la melodia, che negli arrangiamenti di Mazzarino è un elemento sempre al centro della scena, fra ricerca delle nota più efficace a dare luce a un accordo (e viceversa) e “ossessione” per l’incastro perfetto, quello e funzionale a fare dialogare meglio tutte le voci dell’ensemble. L’esperienza e il gusto raffinato della sezione ritmica composta da Alberto Fidone e Peppe Tringali concorrono a dare solidità e passione al sound complessivo, nel quale si inserisce la chitarra dagli echi quasi rock del giovane Carlo Alberto Proto, musicista dalle grandi abilità tecniche e di spiccata sensibilità melodica, per il quale Mazzarino ha scritto alcune parti all’unisono con la voce di Giovanna Magro, forse fra le più caratterizzanti dell’intero lavoro.
L’album è stato registrato a Scordia (CT) da Vincenzo Cavalli nel suo Sonoria studio. Nessuna deroga insomma alla “sicilianità” dell’album, i cui lavori sono stati documentati in foto e video da un grande artista come il messinese Paolo Galletta. La comunicazione e l’immagine grafica del progetto Composit sono invece a cura dell’agenzia Comunic’arti. COMPOSIT @2023 Jazzy Records Where do I start? (G. Mazzarino, G. Magro) Arborway (R. Pantoja) Nightbird (E. Pieranunzi) Glass mystery (T. Harrel) Shades (G. Mazzarino, G. Magro) Beatriz (E. Lobo, C. Buarque)
Il brano del gruppo calabrese ospita anche la tromba del top player salernitano Giovanni Amato
Esce per Jazzy Records “Pinocchio’s blues”, singolo della formazione di musicisti calabresi capitanata dal chitarrista Antonio Rocco Grillo, con Tommaso Pugliese al contrabbasso, Francesco Scopelliti alla batteria e la partecipazione straordinaria di uno dei più importanti trombettisti del Jazz italiano: Giovanni Amato.
La composizione di Grillo anticipa il rilascio dell’album “DOVE” ed è accompagnato da un videoclip che ironizza sul rapporto dell’uomo tra sogno, realtà, verità e menzogna. “Pinocchio’s blues” è un tema pervaso da un senso di giocosa ironia concepito quasi come gli scatti di un burattino. La tromba di Giovanni Amato, squillante e ritmata all’unisono con gli altri strumenti, si distende poi in un solo potente, apripista all’ingresso del leader e allo svolgersi circolare della musica, verso il ritorno al riff iniziale. Il videoclip è stato girato nei boschi dei Monti Peloritani che cingono la città di Messina. Tra alberi, formicai brulicanti, minacciosi voli di uccelli scuri e grottesche figure che sarebbero a proprio agio in un Horror B-Movie, i tre musicisti vagano apparentemente senza meta con fare stralunato… è la realtà o Morfeo ha teso loro un tranello catapultandoli nell’incubo di qualcun altro? Ma al di là del gioco cinematografico e dei possibili infiniti significati legati alla favola del burattino di legno, dei suoi sogni e delle sue vicende che lo trasformeranno da ramo di albero in uomo, il tema cardine della musica di Antonio Rocco Grillo e del suo trio è l'attaccamento alle radici. “Nulla si può fare senza tenere conto di ciò che è stato, anche e soprattutto nella musica Jazz”, racconta il chitarrista, “Ecco perché abbiamo sposato l’idea della Jazzy e del fotografo Paolo Galletta di realizzare le riprese foto e video in un bosco. Gli alberi e le loro radici ci rappresentano simbolicamente; nella vita, ma anche nella musica noi sentiamo un legame indissolubile con il passato che non dovrebbe essere mai perso”. È possibile ascoltare Pinocchio’s blues in streaming su tutte le piattaforme digitali, in attesa che con i primi giorni d’autunno veda la luce anche l’album DOVE. Pinocchio’s Blues Antonio Rocco Grillo: chitarra Giovanni Amato: tromba Tommaso Pugliese: contrabbasso Francesco Scopelliti: batteria Where Do I Start? Giovanna Magro al suo esordio discografico con una storia tutta siciliana8/8/2023 Disponibile dal 10 agosto su tutte le piattaforme di streaming musicale “Where Do I Start?”, il singolo dell'artista siracusana Giovanna Magro, anteprima del nuovo album “Composit” featuring Giovanni Mazzarino. Il brano è ispirato alle storie delle donne siciliane protagoniste dell’emigrazione verso le Americhe, scommessa verso un domani migliore, fenomeno che portò anche alla nascita del Jazz “Where Do I Start"è il nuovo singolo della cantante siracusana Giovanna Magro. Il brano racconta in prima persona la storia di una giovane donna che si interroga sulla propria vita, che sogna di andare oltre l’orizzonte del consueto e del noto, come tante altre donne prima di lei, per cercare un’avvenire migliore. Questa terra - La Sicilia- non fa per lei. Spiega l’artista a proposito del brano e del testo da lei stessa composto: “L’idea nasce da una composizione del Maestro Mazzarino, Shades (inserita nell’album Composit di prossima uscita), che mi ha ispirato la storia di una giovane donna che lascia tutto, la sua terra e i suoi cari, per cercare un avvenire migliore in America. Ho vissuto parecchi mesi in Spagna e anche io, come la protagonista del disco, ho accarezzato svariate volte l’idea di lasciare tutto e iniziare una nuova vita lì”. Magro si riferisce naturalmente al fenomeno della grande emigrazione verso gli Stati Uniti. Siamo agli albori del ‘900, la fame alimenta comunque la speranza e la vitalità di una gioventù che cambierà il mondo, anche facendo nascere il Jazz. Le navi in partenza d Palermo fra cui la Mongibello infatti, approdavano a New Orleans, città che accolse e mise in contatto tante genti provenienti da terre lontane, con lingue e culture diverse. La musica diventò presto uno strumento di comunicazione e integrazione importante che portò di fatto alla creazione di una new thing, il Jazz. Come musicista figlia di una terra che ha fortemente contribuito alla nascita di questo movimento culturale, Giovanna Magro sceglie dunque di raccontare questa storia, accompagnata da una formazione che rappresenta l’eccellenza del Jazz siciliano contemporaneo: quello dei “senior” e quello delle nuove leve: il pianista e compositore Giovanni Mazzarino (suo maestro e mentore, anche arrangiatore dell’album) e l’eccellente sezione ritmica costituita da Alberto Fidone al contrabbasso e Peppe Tringali alla batteria, più il giovane e talentuoso chitarrista Carlo Alberto Proto. La voce melodiosa e cristallina di Giovanna Magro si fa spazio fra le note entrando nel racconto con delicatezza e allo stesso tempo con forza, evocando sentimenti e sensazioni lontani nel tempo ma che appartengono all’uomo ieri come oggi, epoca che vede la Sicilia non più terra di partenza, ma destinazione di tante persone che con speranza affrontano l’incognita di viaggi difficilissimi. Ricercate, eleganti e dall’appeal contemporaneo le armonie e i suoni del brano, che si sviluppa in un crescendo d’intensità che va poi a placarsi nei soli riflessivi di chitarra elettrica e pianoforte verso il climax finale della voce di Giovanna, un grido di libertà che squarcia l’orizzonte di tutte le storie delle donne che sognano, e da oggi anche il suo con questo prezioso singolo. Il brano è disponibile su tutte le piattaforme di streaming musicale dal 10 agosto. Distribuzione Believe Digital. ©2023 Jazzy Records
Where Do I Start? Giovanna Magro: voce, testi Giovanni Mazzarino: pianoforte, composizione, arrangiamento Carlo Alberto Proto: chitarra elettrica Alberto Fidone: contrabbasso Peppe Tringali: batteria Where Do I Start? (G. Mazzarino, G. Magro) Testo The night is a line between the pages of a story that I wrote and lived Where do I start? Beyond the horizon There are women like me they didn't have a thing stories of tears, hope, fears Dreaming of tomorrow, What am I supposed to do? I was trying to find a way to leave it all behind I heard him say “Never look back” My land beautiful and poor I waited for dawn and dawn comes Traduzione Da dove comincio? La notte è una linea tra le pagine di una storia che ho scritto e vissuto Da dove posso cominciare? Oltre l'orizzonte Ci sono donne come me che non avevano niente storie di lacrime, speranza, paure Sognando un domani, Cosa dovrei fare? Stavo cercando un modo per lasciarmi tutto alle spalle Ho sentito lui dire "Non guardare indietro mai" La mia terra bella e povera. Ho aspettato l'alba e l'alba è arrivata © 2023 Jazzy Records |