Veronica Parrilla feat. Giovanni Mazzarino
BUT NOT FOR FREE

​Un progetto originale Jazzy Records

IL
​PROGETTO

IL SINGOLO
​THE PLANT

L'ALBUM
​but not for free

FOTO &
​VIDEO

IL CONVEGNO
​SUL DIRITTO AL GIOCO

PRESS
​MEDIA

​Jazz e diritti civili nel disco d'esordio della vocalist  Veronica Parrilla featuring Giovanni Mazzarino
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La voce e i testi di Veronica Parrilla interpretano le composizioni di Giovanni Mazzarino, insieme a Giuseppe Gugliotta al basso e Matteo Pesce alla batteria, in un progetto monografico dedicato ai diritti umani.
Con il sostegno del MiC e di SIAE, nell’ambito del programma “Per Chi Crea”.

SIAE| Ministero della Cultura #PerChiCrea #PCC #jazzmusic
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Sostenuto dal Ministero della Cultura (MiC) e dalla SIAE nell’ambito del programma "Per Chi Crea", Jazzy Records annuncia il lancio dell’album di esordio della cantante calabrese Veronica Parrilla, "But Not For Free". Disponibile dal 19 luglio 2024 in formato fisico e digitale, questo progetto intreccia le sonorità universali del jazz con tematiche di grande attualità come i diritti umani.
Guidata dalla direzione artistica del pianista e compositore Giovanni Mazzarino, Veronica Parrilla esplora con profondità emotiva temi fondamentali attraverso testi originali e interpretazioni vocali intense. Accanto a lei, una sezione ritmica di giovani talenti calabresi: Matteo Pesce alla batteria e Giuseppe Gugliotta al basso elettrico, che aggiungono al progetto un sound moderno e avvolgente.

Un progetto di cultura e consapevolezza1. Introduzione e Visione del Progetto
"But Not For Free" è un progetto discografico che fonde la profondità della musica jazz con una riflessione universale sui diritti umani. Nato grazie al sostegno del MiC (Ministero della Cultura) e della SIAE, nell'ambito del programma "Per Chi Crea", l'album è un'opera originale prodotta da Jazzy Records, ideata da Valentina Gramazio e diretta dal maestro Giovanni Mazzarino.
Questo progetto rappresenta un'opportunità unica per giovani musicisti emergenti, offrendo loro un contesto formativo di alto livello e un palcoscenico per esprimere la propria voce artistica. La musica diventa qui un linguaggio universale per esplorare, denunciare e sensibilizzare su temi cruciali della contemporaneità.


I Protagonisti del Progetto
Veronica Parrilla: Testi e voce. Giovane artista calabrese, Veronica dà voce ai temi universali dell'album con testi intensi e interpretazioni vocali profonde.
Giovanni Mazzarino: Pianoforte, composizione e arrangiamenti. Un maestro del jazz italiano, autore delle musiche e mentore dei giovani talenti coinvolti.
Giuseppe Gugliotta: Basso elettrico. Giovane talento che rappresenta la nuova generazione di musicisti jazz.
Matteo Pesce: Batteria. Un batterista dal ritmo preciso e incisivo, che aggiunge spessore alla struttura musicale dell'album.
Le registrazioni si sono svolte presso lo Studio Sonoria di Vincenzo Cavalli a Scordia (CT), in un ambiente che ha favorito l'interazione, l'apprendimento e l'esplorazione artistica.


Il Concept: Jazz e Diritti Umani
Il titolo "But Not For Free" gioca con lo standard jazz "But Not for Me", sottolineando come i diritti umani non siano mai stati ottenuti senza sforzo. Ogni brano dell'album affronta un tema cruciale, unendo musica, parole e interpretazione per creare un'opera che è allo stesso tempo un manifesto sociale e un'esperienza musicale profonda.
Obiettivi
- Sensibilizzare il pubblico sui temi dei diritti umani fondamentali.
- Valorizzare i giovani artisti attraverso un percorso di crescita artistica e professionale. Usare la musica come strumento di cambiamento sociale e dialogo interculturale.


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Un Album-Laboratorio: la Didattica in Musica
"But Not For Free" non è solo un album, ma un vero e proprio laboratorio didattico. I musicisti sono stati coinvolti in un percorso formativo guidato da Giovanni Mazzarino, basato sul metodo "learning by doing". Ogni sessione di registrazione è stata una lezione pratica di musica d'insieme, improvvisazione e interpretazione. L'album ha permesso di esplorare non solo la tecnica musicale, ma anche la capacità di esprimere emozioni e idee attraverso l’arte. La promozione dei giovani secondo Jazzy Records passa soprattutto attraverso la formazione, la professionalizzazione e la trasmissione del sapere musicale ai giovani protagonisti della scena presente e di quella futura.


 I Videoclip: Immagini che Raccontano
Due videoclip arricchiscono l'esperienza dell'album:
"The Plant": Un ritratto visivo dell'emancipazione femminile, delicato e potente.
"But Not For Free": Un inno visivo alla libertà, con ballerini di tutto il mondo che danzano spontaneamente per le strade delle loro città.
Questi video amplificano il messaggio dell'album, trasformando la musica in un linguaggio universale che attraversa confini geografici e culturali.


Il Messaggio Universale: La Musica Come Strumento di Cambiamento
"But Not For Free" è un progetto che va oltre la musica. È un manifesto sociale che invita all'azione e alla riflessione.
Libertà di Espressione: La musica come mezzo per raccontare storie dimenticate.
Uguaglianza: Ogni voce merita di essere ascoltata.
Speranza: Un futuro migliore è possibile attraverso l'arte, la consapevolezza e l'impegno collettivo.
"Noi possiamo dare forma al colore della verità in giro per il mondo."
– But Not For Free




Distribuzione Digitale: Distrokid
Distribuzione Fisica: IRD

Il Mosaico dei Diritti

 testi di "But Not For Free"  esplorano le contraddizioni della società contemporanea. Ogni parola, ogni metafora e ogni immagine sono tessere di un puzzle che racconta l'urgenza di agire, di ascoltare e di cambiare. La musica diventa così uno strumento di denuncia, riflessione e ispirazione. La voce di Veronica Parrilla, accompagnata dalle composizioni di Giovanni Mazzarino, offre uno spazio di ascolto profondo e significativo, dove l'arte si fa veicolo di una responsabilità condivisa: proteggere e promuovere i diritti fondamentali di ogni essere umano.
"But Not For Free" non è solo un album, ma un dialogo aperto con il mondo, un invito a guardare oltre l'apparenza e ad abbracciare un cambiamento possibile attraverso la consapevolezza e l'impegno collettivo.

I temi e i testi

L'album "But Not For Free" è un'opera corale che intreccia parole e musica per raccontare storie universali di resistenza, diritti umani, speranza e libertà. Ogni brano affronta un tema specifico, ma insieme compongono un mosaico che esplora la condizione umana nei suoi aspetti più profondi e fragili, gettando uno sguardo critico e poetico sulla società contemporanea. 
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Tematiche ricorrenti 

• Libertà e Autodeterminazione: ogni individuo ha il diritto di esprimersi e di scegliere il proprio percorso senza subire oppressioni.
• Resilienza e Speranza: nonostante le difficoltà, emerge una fiducia costante nella possibilità di cambiamento.
• Luce e Oscurità: l'istruzione, la verità e la consapevolezza sono descritte come luci che possono dissipare l'oscurità dell'ignoranza, del silenzio e della paura.
• Infanzia e Futuro: l'importanza di proteggere i più piccoli e di costruire un futuro migliore attraverso scelte consapevoli.

1. The Plant
Tema: Il diritto di scelta delle donne.
Sintesi: La pianta diventa metafora della crescita, della resilienza e della libertà di autodeterminazione femminile. Ogni donna ha diritto a piantare radici salde, crescere sotto il sole della libertà e decidere il proprio destino senza pressioni esterne. Il brano sottolinea come le scelte negate lascino cicatrici profonde non solo nelle donne, ma nell'intera società, e come la dignità individuale sia il primo passo verso un cambiamento collettivo.

​2. Lost at Home
Tema: Il diritto all'istruzione.
Sintesi: La canzone racconta la storia di un ragazzo intrappolato in un'esistenza vuota e priva di opportunità educative. L'ignoranza viene descritta come una palude che trascina giù, annullando la possibilità di scegliere liberamente e consapevolmente il proprio futuro. L'istruzione, rappresentata come una luce, è l'unico strumento capace di spezzare le catene dell'oppressione e dell'isolamento.

3. Sweet Childhood Time
Tema: Il diritto all'infanzia.
Sintesi: Il brano dipinge un quadro malinconico di un'infanzia perduta troppo presto, soffocata da responsabilità, sfruttamento e violenza. La polvere e le nuvole diventano simboli delle difficoltà che oscurano la luce naturale dell'infanzia, un periodo che dovrebbe essere caratterizzato da gioco, spensieratezza e protezione. La canzone è un appello affinché ogni bambino possa vivere pienamente la propria età, senza pressioni o abusi.

​4. Visions in the Fog
Tema: Libertà di espressione.
Sintesi: La nebbia è l'immagine centrale di questo brano, rappresentando la confusione, l'oppressione e l'incertezza che ostacolano la libera espressione di sé. La verità sembra irraggiungibile, soffocata dal rumore e dalla paura. Tuttavia, il brano esorta a spazzare via questa nebbia, a lottare contro i fantasmi della menzogna e a far brillare la luce della verità. È un invito alla ribellione contro il silenzio imposto.

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​5. Stay Little Sheet
Tema: Identità e verità.
Sintesi: Il piccolo foglietto diventa simbolo di verità fragile ma potente. Rappresenta un messaggio dimenticato, una voce che sfida le barriere e le menzogne della società. Anche quando viene accartocciato, disperso o ignorato, il foglietto rimane un simbolo di speranza. La canzone evidenzia l'importanza di proteggere la verità e di non permettere che il silenzio soffochi le voci che meritano di essere ascoltate.

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​6. Bird in Cage
Tema: Libertà fisica e mentale.
Sintesi: L'immagine dell'uccello in gabbia è un potente simbolo della privazione della libertà. La canzone esplora il desiderio di volare, di superare le sbarre imposte dalla società, dalle circostanze o dalla propria mente. È un grido di ribellione contro le gabbie visibili e invisibili che limitano l'essere umano. L'uccello rappresenta ogni individuo che lotta per rompere le catene e raggiungere un orizzonte libero.

7. The Weight of a Veil
Tema: Identità culturale e pregiudizio.
Sintesi: Il velo diventa simbolo di molteplici significati: protezione, tradizione, oppressione e libertà. Ogni velo può coprire, nascondere, ma anche rivelare un'identità profonda. La canzone affronta il peso culturale e simbolico di questo oggetto, ponendo domande su come le tradizioni possano diventare prigioni e come, allo stesso tempo, possano essere un mezzo per esprimere sé stessi.

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La formazione

Veronica Parrilla

Dopo aver conseguito il Diploma Accademico di II livello in Canto Jazz presso il Conservatorio “Arcangelo Corelli” di Messina con il massimo dei voti e la lode (110/110), ha precedentemente completato il Diploma Accademico di I livello in Canto Jazz al Conservatorio “Fausto Torrefranca” di Vibo Valentia, con una votazione di 108/110. Il suo brillante percorso scolastico è iniziato con il diploma di maturità scientifica ottenuto al Liceo Scientifico “I. Adorisio” di Cirò, dove ha raggiunto il massimo dei voti (100/100).
Attività concertistiche e riconoscimentiLa carriera artistica di Veronica si distingue per la partecipazione a numerosi concerti ed eventi prestigiosi, che l'hanno vista esibirsi in qualità di voce solista in diverse formazioni jazz. Tra le sue esperienze recenti:

• Giugno 2023: Ha tenuto un tributo a Lucio Dalla, “Tu Parlavi Una Lingua Meravigliosa”, presso l’Auditorium Santo Spirito di Vibo Valentia, accompagnata dal suo quartetto.
• Ha ottenuto il 1° Premio Assoluto nella sezione Jazz al XXVI Concorso Internazionale “Vincenzo Scaramuzza” a Crotone.
• Marzo 2023: Ha reso omaggio a Lucio Battisti con il tributo “Ci Ritorni In Mente”, sempre all’Auditorium Santo Spirito di Vibo Valentia.

Nel 2022 ha ampliato la sua esperienza internazionale esibendosi in Spagna durante la stagione concertistica della Fondazione Clasijazz ad Almería, dove ha tenuto concerti e conferenze, tra cui un’apparizione nel programma radiofonico “Mas de Uno Almería” su Onda Cero.
Tornando al 2021, Veronica ha preso parte a eventi di spicco come il Sicilia Jazz Festival, dove ha cantato con il suo quintetto nella suggestiva Chiesa di Santa Maria dello Spasimo a Palermo, e lo Zafferana Jazz Festival presso l’Anfiteatro Falcone e Borsellino. Ha inoltre contribuito al progetto “Le Vie del Vaccino” a Messina, un concerto in collaborazione con il Conservatorio “A. Corelli”.

Giovanni Mazzarino

Giovanni Mazzarino, pianista e didatta attivo professionalmente dal 1985, è una figura di spicco nel panorama jazz italiano e internazionale. Ha collaborato e inciso con musicisti di fama mondiale come Enzo Randisi, Franco Cerri, Enrico Rava, Paolo Fresu, Fabrizio Bosso, Randy Brecker, Kurt Rosenwinkel, e molti altri, dimostrando una versatilità che abbraccia le diverse espressioni del jazz contemporaneo.
La sua carriera concertistica l’ha visto esibirsi nei principali festival (Umbria Jazz, Marciac Jazz Festival, Dubai Philips Jazz Festival, Euro Jazz Festival in Messico, ecc.) e nei più rinomati jazz club (Blue Note di Milano, Duc des Lombards e Sunset a Parigi, Porgy and Bess di Vienna, Kitano di New York, tra gli altri), consolidando la sua reputazione di musicista attento sia alla tradizione sia alle nuove tendenze.
Parallela all’intensa attività di performer, la passione per l’insegnamento ha portato Mazzarino a tenere corsi e Master Class in tutto il mondo, inclusa una prestigiosa lezione presso il Berklee College of Music di Boston. È stato docente di Musica d’Insieme nei programmi “Clinics” del Saint Louis College of Music di Roma e ha insegnato in diversi Conservatori italiani (Messina, Catania, Cosenza, Udine). Noto per il suo impegno nella formazione delle nuove generazioni di jazzisti, ha diretto diverse rassegne musicali, curando seminari e laboratori didattici in festival come Piazza Jazz, Messina Sea Jazz, Crema Jazz Art Festival, Torrefranca Jazz Festival, e molti altri.
Oggi, oltre a proseguire l’attività concertistica, è docente di ruolo per la disciplina Tecniche di Improvvisazione Musicale presso il Conservatorio “Fausto Torrefranca” di Vibo Valentia, dove continua a ispirare giovani talenti e a contribuire alla crescita della scena jazzistica italiana.

Giuseppe Gugliotta

Giuseppe Gugliotta è un musicista specializzato in contrabbasso e basso elettrico jazz, con una solida formazione accademica e un’esperienza didattica e artistica in costante crescita. Nel 2019 ottiene il Diploma di Vecchio Ordinamento in Contrabbasso presso il Conservatorio di Musica “F. Torrefranca” di Vibo Valentia con il massimo dei voti (10/10). Prosegue il suo percorso di studi nello stesso istituto, conseguendo, il 22 marzo 2023, la Laurea triennale in Basso Elettrico Jazz con la votazione di 110 e lode. Parallelamente, nel 2017, si diploma presso l’ITC “Galilei” di Vibo Valentia, ampliando così il proprio bagaglio culturale ed economico-gestionale.
Sin dal 2015, affianca l’attività di musicista a quella di insegnante: è infatti docente di contrabbasso, basso elettrico, improvvisazione e armonia jazz presso l’Associazione Culturale Musicale Filagramma di Filadelfia (VV). Per la stessa realtà, dal 2017 al 2022, insegna anche “Teoria, ritmica e percezione musicale” all’interno dei corsi pre-accademici, in convenzione con il Conservatorio “F. Torrefranca”. La sua esperienza didattica si arricchisce ulteriormente con una supplenza breve come insegnante di musica nella scuola secondaria di primo grado (classe di concorso A030) presso la Scuola Media Statale “I. Larussa” di Serra San Bruno, dal 30 marzo al 30 giugno 2022.
Sempre attento alla formazione dei più giovani, ha collaborato come esperto esterno nel progetto PON “A scuola di jazz” presso il Liceo Musicale “T. Campanella” di Lamezia Terme, dove ha insegnato basso elettrico jazz, pop e rock. Oggi continua a dedicarsi con passione sia all’attività concertistica sia a quella didattica, trasmettendo ai propri allievi competenze e creatività maturate grazie a un percorso accademico eccellente e a un forte amore per la musica.

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Matteo Pesce

Matteo Pesce è un batterista e insegnante con una solida formazione accademica e un ampio bagaglio di esperienze artistiche. Diplomato Magistrale a indirizzo Psico-Pedagogico presso il Liceo Statale “Vito Capialbi”, ha successivamente proseguito gli studi musicali al Conservatorio Statale di Musica “Fausto Torrefranca”, dove ha conseguito prima la Laurea Triennale in Batteria e Percussioni Jazz (votazione 107/110) e poi la Laurea Biennale nella stessa disciplina (110/110 e Lode).
Parallelamente al suo percorso di studi, Matteo si è distinto per una significativa attività artistica, collaborando a numerosi eventi e manifestazioni musicali. Ha vinto diversi premi e riconoscimenti, tra cui il 2° premio nella categoria “Senior – Batteria” solisti all’International Drum Percussion Competition (Accademia Internazionale di Batteria Massimo Russo - Vibo Valentia) e il 1° premio assoluto categoria C al XXVI Concorso Internazionale “Vincenzo Scaramuzza”, sezione Jazz. Si è inoltre esibito in varie rassegne e concerti come la manifestazione “Jazz & Fruit”, l’International Jazz Day, il “Recovery Sound & Green Music Economy” – Festa della Musica 2022 (con la partecipazione di Andrea Braido), e il “Coca-Cola International Meeting” al Milano Convention Center.
Nel corso della sua carriera, Matteo ha preso parte a numerose masterclass e seminari tenuti da batteristi di fama internazionale, tra cui Dave Weckl, Benny Greb, Virgil Donati, Dom Famularo, Horacio “El Negro” Hernandez, Steve Smith, Aaron Spears, Jojo Mayer, Billy Cobham, Chris Coleman e Damien Schmitt. Questo percorso di formazione continua gli ha permesso di affinare la propria tecnica e di aggiornarsi costantemente sulle nuove tendenze nel panorama percussivo mondiale.
Oggi, Matteo Pesce insegna batteria presso l’Associazione Massimo Russo International Drum Academy di Vibo Valentia, trasmettendo la propria passione ed esperienza a giovani musicisti e appassionati. È inoltre attivo come batterista concertista, impegnato in formazioni jazz, pop e rock, in cui combina solide basi tecniche, sensibilità artistica e grande versatilità stilistica.




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